lunedì 28 maggio 2012

Around the world

Già da quando ero in fasce, mi piaceva concedermi qualche viaggetto. A un anno e qualcosa i miei mi portarono a Singapore. Quasi 15 ore di volo e credo di essere sclerata solo un paio di volte. Poi ci fu Ibiza, Parigi, Berlino, Santo Domingo, Madrid poi di nuovo Parigi. Ma porterò sempre nel cuore il tour statunitense tra Los Angeles, San Francisco e Las Vegas. Dieci giorni, una macchina al noleggio e la libertà di scoprire, di affascinarsi a tutto cio' che incontravamo. Anche i cartelli stradali restavano impressi, le dune del deserto, quell'autogrill in mezzo al nulla con l'insegna fluo e il classico cassiere che vedi nei film americani. L'albergo lampeggiante che fa capolino nel nulla e che ti riconduce alla vita frenetica della città. Malibu, Santa Monica, la pedalata in bici lungo la costa. Il Golden Gate. Ahh, il Golden Gate.

Ma in tutti questi viaggi mai una volta che non sia rimasta colpita anche da qualche immancabile turista italiano che riconosci all'istante per quel suo camminare aggrappato alle vetrine dei negozi. Arrogante. Testa alta, con quell'aria da "sono un uomo di mondo", annoiato dai viaggi. E poi te lo ritrovi di fianco, al bar, mentre in un inglese improvvisato ordina un cappuccino e lascia andare il solito commento sulla superiorità del nostro di caffè. Come se ormai non fosse una cosa strarisaputa e superata.

"Londra è bella, però PariGGi. Eh beh, PariGGI ha sempre quel suo fascino. Peccato che si mangi male. Mo che tornamo però, se la famo una bella magnata, eh?"
Ricordo ancora. Londra, prima mattina nei pressi della Tate Modern. La faccia rivolta al sole. Sorrisi. E non risposi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

parole sante Ila!!!non sai quanto condivido queste tristi sensazioni....
a proposito come stai?!?! è almeno un'annetto e mezzo che non leggo il tuo blog ma appena ci entro...tac e trovo qualcosa di familiare e condivisibile!!!!è bello sapere che non sei il solo a provare certi tipi di sensazioni...
Stè

Ilaria ha detto...

Ovunque vai.. c'è sempre un italiano pronto a farsi riconoscere :).

Io tutto benone, lavoro dove sempre e in più ho fatto qualche passettino avanti nel mondo della scrittura. Tu? Sempre in viaggio?

Anonimo ha detto...

beh dopopiù di un anno e mezzo a Milano (esperienza fantastica e che ti consiglio)son tornato alla base ed ho ripreso la vita di un tempo (Singapore,Indonesia,Filippine)...
un anno fa eravamo li li per trasferirci in Australia mentre adesso avremmo in mente di aprire un piccolo brench office a Singapore...
comunque si sempre in viaggio, Viareggio mi sta troppo stretta....
Lo so che è una decisione difficile da prendere ma una persona come te sarebbe perfetta per un esperienza all'estero...

Anonimo ha detto...

Ciao Ila,

Ho sempre desiderato ripetere quanto prima quella fantastica esperienza della vacanza negli USA con te e tua sorella.
Sono stati giorni indimenticabili resi ancor più speciali dalla vostra compagnia e irrefrenabile allegria e soddisfazione che manifestavate in ogni occasione.
E' stato tutto veramente speciale.
Grazie.
TOMCAT55

Ilaria ha detto...

@Stè: Se poi avrai bisogno di una mano in più, a Singapore mi ci trasferirei al volo. Scherzo :P. Anzi, in bocca al lupo per tutto. Sei sempre stato in gamba, qualunque iniziativa prenderai, sarà quella giusta.

@papà: se ne vuoi organizzare un'altra.. magari stavolta lungo la costa orientale, io e la Chiara ci stiamo, eh?! :P