venerdì 23 marzo 2012

Bambole russe

“Ho ripensato a tutte le donne che ho conosciuto, con cui sono stato a letto o che ho solo desiderato, e ho concluso che sono come le matrioske, le bambole russe. Passiamo la vita giocando a questo gioco presi dalla curiosità di sapere quale sarà l’ultima, la bambola più piccola, quella che era nascosta fin dal principio dentro tutte le altre. Non è possibile tirarla fuori subito. Bisogna seguire l’intero percorso. Viverle una dopo l’altra, domandandosi di fronte a ciascuna: sarà questa l’ultima?”

(Bambole russe - Cédric Klapisch)

lunedì 19 marzo 2012

(...)

"Entrammo in spazi incantati
e illuminammo il buio
con la punta delle dita."

(Canti lungo la fuga, VI - Ingeborg Bachmann)
























(Marc Chagall)

venerdì 16 marzo 2012

Amo gli imprevisti

Ore 7.30, suona il cellulare. Guardo il numero, non lo conosco. Sono tentata di non rispondere e girarmi dall'altra parte. Del resto e' tutta la settimana che aspetto venerdì mattina, sapendo di avere finalmente un'intero giorno libero. Poco prima, come mi succede sempre in questi casi, mi ero svegliata di soprassalto, temendo di essere in ritardo. Poi in uno sprazzo di lucidità, con un occhio mezzo chiuso e l'altro semiaperto, mi ero ricordata di essere libera e, raggiunto così il centro del letto, in uno stato di puro godimento, mi ero finalmente riaddormentata.

Pronto?
La mia collega sta male.

Sono le 7.40. Mi sveglio, in bagno, davanti allo specchio.
Ma sono io? Ma è casa mia? Vedo una foto scattata diversi anni fa in vacanza negli Stati Uniti. Si, è casa mia.

Cielo grigio, c'è una leggera nebbia e fa freddo. Raffreddore cronico e le ore di sonno racchiuse in una sola mano. Parto in quarta senza nemmeno riscaldare il motore. Devo passare a pagare l'assicurazione della macchina prima. Oggi è l'ultimo giorno. E chissà se alle 8.30 saranno già aperti.

Scendendo verso Viareggio, ritrovata la calma, mentre la nebbia lentamente si dirada e il sole fa capolino, collego l'Ipod allo stereo.

"Ashes to ashes, funk to funky
We know Major Tom's 4
a junkie
Strung out in heaven's high
Hitting an all-time low"

Grazie David Bowie.

lunedì 12 marzo 2012

Waiting for Autumn

La primavera ormai è alle porte.
E' una stagione che non amo particolarmente; sarà perchè è ricca di festività che non sopporto, e sarà perchè è seguita dall'estate che sopporto ancora di meno.

Da bambina o meglio fino ai vent'anni ricordo che non aspettavo altro che finisse la scuola, poi il liceo e qualche anno dopo anche l'università per godermi un po' di mare, di caldo e di sole. Abitando in una località balneare, tutto questo poi era particolarmente esaltato e facilmente godibile. Marzo era, anche, il periodo in cui si mettevano da parte i soldi e si faceva il conto di quanti eravamo a prendere il cosiddetto "ombrellone". Gruppi immensi di amici con cui passare l'intera stagione estiva, in assoluta spensieratezza, almeno fino a metà settembre. Almeno fino al primo giorno di scuola.

Molti dei miei amici, tutt'oggi, vivono ancora con questo spirito. Io no. Mi sento lontana da quei periodi. Mi sento diversa. Cambiata, completamente.

Adesso, non vedo l'ora sia Settembre per l'arrivo dell'autunno. Perchè Settembre è il mese dei progetti. E' il mese ideale per riprendere in mano gli studi, per iscriversi ad un nuovo corso, per progettare un trasferimento. E' il mese a cui, in genere, si affida un rivoluzionamento parziale o totale della vita. Anche se, puntualmente, finisce che a Dicembre ti ritrovi a fare i conti sempre con la solita routine.

Oggi, o meglio il lunedì in genere, è il mio giorno libero. Così, stamani ho infilato i pantaloni della tuta, mi sono fatta un caffè. Solubile, tra l'altro. Non avevo voglia di aspettare i tempi della moka. E sono uscita nel campo davanti casa. Chissà per quale strano motivo, ho iniziato a pensare a tutto questo, forse perchè il caldo iniziava già a infastidirmi.

Ho pensato anche che sarebbe stato uno di quei momenti ideali per portare a spasso il cane e, nell'attesa, accendersi una sigaretta e godersi i rumori della vita.
Peccato soltanto che il cane non c'era.
E a dire il vero neanche le sigarette.

lunedì 5 marzo 2012

E' dura restare. Ma mai quanto oggi.

(..)
che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni

mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
(..)
(Anime salve - Fabrizio De Andrè)