giovedì 18 marzo 2010

Sola e seduta nella terrazza a oriente

Se mai, per caso, rivolgi a me il pensiero,
immagina che io scriva un canto
quando la sera piovosa diffonde ombra sul fiume,
trascinando lenta la sua luce offuscata,
quando lo spazio del giorno è troppo breve
per il lavoro e l'ozio.
Sarai sola e seduta nella terrazza a oriente,
io canterò dalla stanza semibuia.
L'umido profumo delle foglie entrerà dalle finestre
avvicinandosi il crepuscolo,
mentre il vento urlerà la sua ira
nel boschetto dei cocchi.
Quando nella stanza sarà portata la lampada accesa
io andrò via. Tu forse allora ascolterai la notte,
e, anche se io tacerò, sentirai la mia canzone.
(Rabindranath Tagore)

2 commenti:

Andrea La Rovere ha detto...

E' bellissima...

Ilaria ha detto...

A parte il titolo un pò arrangiato:P, la trovo di un'intensità particolare.Mi sembra di immaginare l'intera scena...