Amo i lunedì, il freddo piuttosto che il caldo, e la notte. Soprattutto, la notte. Quando rientri in casa dopo una serata come tante con amici, e sai che tra poco ti ritroverai tra quelle pareti che raccontano di te, tra quelle lenzuola che hai condiviso con qualcuno che adesso non c'è più. E ti viene da sorridere. Quando avvicinandoti al portone, senti da lontano i passi di qualcuno che torna. E, ti domandi di quale umore sarà, chissà se più sereno di te oppure no. La notte che racconta ancora di più la solitudine, la disperazione di chi si ritrova solo e si accompagna a qualche bicchiere di troppo nel bar di un paesino sconosciuto così come di una grande metropoli. Di chi si prende un pò di tempo per sè lungo una via deserta e si siede a fumarsi l'ultima sigaretta. E di chi è insonne, e trova l'ispirazione. La notte che si scioglie in un abbraccio, in un bacio o nelle note di una canzone lungo l'autostrada del ritorno. La parte terminante e più malinconica, che conduce con sè i personaggi più stravaganti. Come mi disse qualcuno un giorno: "le persone più interessanti si incontrano quasi sempre dopo le due di notte". E così, voglio brindare. Voglio brindare alle mille sfaccettature della luna, alle luci sfocate dei lampioni e agli infiniti dirigibili di questi umori notturni.
When the night comes
And you lay your weary head to rest
No more trials, no more tests
When the night comes
When the night comes
You don't have to be afraid
Of any choice you made
When the night comes
Don't be afraid
You're only dreaming... (repeat)
When the night comes
The headlines read
Whatever's in your dreams
When the night comes
When the night comes
And you lay by the one you love
The one who knows you and the things you do
When the night comes
Don't be afraid
You're only dreaming... (repeat)
When the night comes... (repeat)
(When the night comes - Dan Auerbach)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento