mercoledì 14 ottobre 2009

Non solo camminare su una fune, ma anche volare

In compagnia di una certa vena alcolica, stanotte torno a scrivere.Di questa, sempre più consapevole, quasi opprimente necessità di prendere un aereo e assaporarmi la vita, con intensità, spensieratezza.In assoluta libertà.



Davanti alla porta dell'officina
l'operaio s'arresta di scatto
il bel tempo l'ha tirato per la giacca
e come egli si volta
e osserva il sole
tutto rosso tutto tondo
sorridente nel suo cielo di piombo e
strizza l'occhio
familiarmente
Su dimmi compagno Sole
forse non trovi
che è piuttosto una coglionata
offrire una simile giornata
a un padrone?

(Tempo perso-Jacques Prévert)

2 commenti:

Andrea La Rovere ha detto...

Scopro per caso che abbiamo "postato" la stessa poesia quasi contemporaneamente...se ti decidi a partire,buon viaggio.

Ilaria ha detto...

E' una di quelle poesie che inspiegabiòlmente mi ha colpito, senza nessun motivo particolare.E, mi fa piacere sapere che non sono l'unica...