domenica 23 settembre 2012

September, again


Finalmente, Settembre. Si, mi va di iniziare così il mio post perchè semplicemente amo l'autunno. Amo l'aria che si fa pungente, costringendoti a coprirti un po' di più e amo perfino il calare del sole anticipato di quel paio di orette. Anche se forse, a dir la verità, quest'autunno 2012 dovrei amarlo un po' di meno, perchè di pari passo col suo arrivo, se ne andrà anche il mio lavoro. Ma non sono il tipo che si sgomenta; cancellando i primi giorni di angoscia, sconforto e perchè no, anche di paura e incertezza, che mi hanno pervaso giusto il tempo di metabolizzare la notizia, e di pensare a quel paio di RID aperti in banca e a dove potranno attaccarsi da novembre in poi.. ho iniziato a vedere quest'episodio come un qualcosa che porterà inevitabilmente a qualcos'altro di meglio. In fondo non ho mai considerato, questo, come il lavoro della mia vita anzi, quasi mi soffocava. Mi piace pensare, al 2013, come all'anno della svolta, l'anno in cui inizierò a dedicarmi veramente a cio' che più desidero. O per lo meno, è quello che mi auguro. Ventotto anni, ed iniziare a vivere. Iniziare a vivermi senza più lasciarmi condizionare dalle circostanze. Non importa dove. Quello che conta è che sia adesso. E finalmente.

In questi ultimi giorni è successo che ho prenotato un volo per Parigi: partirò solo con uno zaino, in cui non mancheranno un bel po' di curricula, perchè in fondo la vita che cos'è? Se non una combinazione stravagante di eventi?
La vita è saper rischiare al momento giusto, saper buttarsi prendendo la rincorsa nonostante l'incazzatura che nutri dentro.

E, come dice una famosa canzone di De Andrè, tutto sommato mi piace immaginarmi di spalle, con i miei capelli color rame perennemente fuori posto e, soprattutto, mi piace immaginarmi di spalle, partire.

Nessun commento: