martedì 12 aprile 2011

La vita in un incontro

Camminavo in un prato, c'erano fiori ovunque, la punta delle dita scorreva piano su alcuni di essi. Il sole, intanto, scendeva caldo, pieno, incandescente, disperdendosi in striature arancio lunghe tutto il cielo. Così, mi sono sdraiata. L'erba mi ricopriva. Mi sono accesa una sigaretta, e ho iniziato ad osservare il fumo che usciva lento, e si disperdeva dalla mia bocca. Due farfalle, quasi eteree, si rincorrevano e si allontanavano per poi ritrovarsi lì, di fianco a me, all'interno di quel vapore denso. Ed è in quel momento che ho pensato a quanto sia bello l'andare di pari passo con qualcuno e di quanto basti terribilmente poco per voltarsi e ritrovarsi all'improvviso da capo. Precarietà. Ogni cosa è precaria, del resto. Specie ai giorni nostri. Altre volte puo' trattarsi di mancanza di tempismo, di una discordanza di coincidenze, chissà. Resta il fatto che non ho potuto non ripensare ad una frase di uno dei più bei film degli ultimi tempi, "2046":
"Nella vita il vero amore si può mancare, se lo si incontra troppo presto o troppo tardi. Ho amato una donna ma lei mi ha lasciato, sono andato a cercarla lì, nel 2046.. ma non l'ho trovata."
La vita è un incontro. Di idee, di mani, di battiti. Ci si può perdere, a volte ritrovare, altre volte no.. ma è da questo bizzarro incrocio che inizia la magia. Una magia che, se si è fortunati, puo' ricoprire anche una vita intera. Davvero fortunati.



(2046 - Wong Kar Wai)

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