E, tra tante cose, ci sono poi quelle persone e quegli angoli di vita che ti porterai sempre dietro, e che non la finiranno mai di strapparti sorrisi.
Domenica, ore 21, destinazione Parma, e un treno quasi completamente vuoto. In quel vagone soltanto due ragazzi ed io, totalmente assorta in pensieri che si dissolvevano attraverso un panorama illuminato solo a metà. Poi così dal niente o meglio per una banale informazione sul tragitto, ho iniziato a parlare con uno di loro, ed ecco che il viaggio si è trasformato in un qualcosa di molto più piacevole e addirittura breve. Una volta scesi a destinazione, lui diretto poi verso Sud, io a qualche fermata da lì, abbiamo deciso di accompagnarci a vicenda a prendere qualcosa da mangiare e a comprare le sigarette. Così, come se ci conoscessimo da una vita. Senza secondi fini, senza troppe parole nè spiegazioni. Semplicemente perchè ci andava. Semplicemente, perchè in quello stesso momento, il caso aveva voluto che ci ritrovassimo soli, in quell'angolino di mondo. Poco dopo ci siamo avviati verso il mio binario. Il treno è arrivato puntuale e si è fermato qualche metro avanti a me. Ho preso così il mio borsone e ho iniziato a correre, ma prima non ho potuto fare a meno di voltarmi un'ultima volta verso quel veloce compagno di viaggio. Ci siamo sorrisi, salutati con un cenno della mano e prima che si allontanasse, gli ho gridato un grazie e dentro di me, un addio.
Questo, uno di quei momenti che mi accompagnerà ogni volta che con la mente tornerò a quella notte di un fine Dicembre qualunque. Del resto, capitano cose belle proprio quando non lo diresti mai.
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