Bisogna sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che vi spezza la schiena e vi piega a terra, dovete ubriacarvi senza tregua. Ma di che cosa? Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi.
E se talvolta, sui gradini di un palazzo, sull’erba verde di un fosso, nella tetra solitudine della vostra stanza, vi risvegliate perché l’ebbrezza è diminuita o scomparsa, chiedete al vento, alle stelle, agli uccelli, all’orologio, a tutto ciò che fugge, a tutto ciò che geme, a tutto ciò che scorre, a tutto ciò che canta, a tutto ciò che parla, chiedete che ora è; e il vento, le onde, le stelle, gli uccelli, l’orologio, vi risponderanno: “E’ ora di ubriacarsi! Per non essere gli schiavi martirizzati del Tempo, ubriacatevi, ubriacatevi sempre! Di vino, di poesia o di virtù, come vi pare.”
(C.Baudelaire-Lo Spleen di Parigi)
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2 commenti:
Ciao Ilaria,ora mi prenderai per monotono,ma ti lascio quasi lo stesso commento che scrissi per la poesia di Prevert.Questo pezzo di Baudelaire mi piace a tal punto che l'ho messo in testata(in parte) sul mio blog.Quest'uomo aveva capito tutto,purtroppo qualcuno tende a prenderlo alla lettera e ad interpretarlo come un invito all'alcolismo...Comunque,se pensi che qualche tempo fa ho postato anche Elephant gun,qualche curiosa affinità ce l'abbiamo! Ciao e auguri(se vuoi,sul mio blog sei la benvenuta)!
Tutt'altro che monotono,anzi..mi fa piacere sentire il parere di qualcun'altro riguardo ciò che scrivo o trascrivo su questo blog.E questo pezzo è semplicemente fantastico,condivido in pieno il pensiero del poeta..vivere,come se si fosse sempre ebbri di un qualcosa, non importa cosa..basta esserlo!
Ti ringrazio e contraccambio gli auguri.Ciao Andrea
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