E poi ci sono quei libri, come quello che ho appena terminato di leggere e di cui ho avuto già occasione di postare qualcosa, che hanno la straordinaria capacità di rapirti dall'inizio alla fine, di condurti proprio in quei luoghi, tra i protagonisti, di farti sentire perfino gli accordi stridenti della chitarra suonata tra quelle righe. E in questo caso, la parte finale, non poteva essere altro che un'ulteriore conferma della delicatezza e raffinatezza dell'intero romanzo.
"Midori rimase a lungo in silenzio dall'altro capo della linea. Quel silenzio mi sembrò durare all'infinito, come una pioggia sottile e interminabile che inonda allo stesso tempo tutti i prati della terra. Io rimasi con gli occhi chiusi e la fronte schiacciata contro il vetro, in attesa. Poi finalmente Midori ruppe quel silenzio.
- Dove sei adesso? - chiese con voce calma.
Già, dove ero adesso?
Con il ricevitore in mano alzai lo sguardo e mi guardai intorno dietro i vetri della cabina. Dove ero adesso? Non sapevo dove fosse quel posto. Non ne avevo la più pallida idea. Dove diavolo mi trovavo? Quello che vedevo attorno a me era solo una folla di gente che mi passava accanto diretta chissà dove.
Da quel luogo che non era da nessuna parte rimasi in linea con Midori."
(Norwegian Wood - Murakami Haruki)

Credo che prima o poi lo rileggerò.
3 commenti:
Adoro questo libro! E adoro Murakami...:-*
Su Norwegian Blues già ti ho detto,sono completamente d'accordo sulla raffinatezza e delicatezza di Murakami Haruki,e sul suo particolare tocco solo apparentemente distaccato,sul ragionamento a proposito dei finali mi tocca di nuovo darti ragione.E' così anche per me,come è vero che spesso un finale banale vanifica un ottimo svolgimento.E ciò accade spessissimo anche nelle poesie,come acutamente noti...mi viene in mente Nostalgia di Ungaretti (che se non erro a suo tempo commentasti) ; bellissimi versi,come sempre con Ungaretti,ma la differenza la fa l'ultima frase,forse il più bel verso che abbia mai letto : "e come portati via,si rimane"
A volte è un vero piacere essere "fatti strani"!
Ciao Ila
@ Levita: Idem! E'il suo primo romanzo che leggo e di sicuro ce ne saranno altri.. mi è piaciuto troppo :)! Un bacione!
@Andrea: Anche le tue ultime righe sono di quelle che colpiscono :)..
Buonanotte Andre!
Ps. E, bellissimo il verso di Ungaretti..
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